Nella rubrica delle riflessioni suscitate dalle sessioni, voglio condividere con voi la storia di una giovane donna che è venuta da me con l’obiettivo di mettere ordine nelle sue idee, di scoprire la sua professione ideale e pianificare i passi da compiere per raggiungere il successo. Per quanto si sentisse invischiata, infatti, in un contesto lavorativo monotono e castrante, sentiva la sana ambizione di evolvere. Inizialmente, la sua situazione sembrava confusa e caotica, ma attraverso un dialogo aperto e profondo, è emerso che in realtà aveva le idee estremamente chiare. Il vero ostacolo che aveva incontrato negli ultimi due anni era la mancanza di azioni concrete verso il suo obiettivo.
Molti di noi, almeno una volta nella vita, si sono trovati davanti a una strada apparentemente semplice da percorrere, ma hanno esitato a fare il primo passo. Ci diciamo spesso: “Posso farlo domani.” Ci confortiamo guardando con sufficienza coloro che sembrano averlo fatto con facilità, pensando: “Anch’io potrei farlo, non è così difficile.” E così, i giorni, i mesi e gli anni passano, ma rimaniamo immobili al punto di partenza. La verità è che il primo passo è spesso il più difficile da compiere, ma anche il più importante.
Identificare gli ostacoli mentali
Cosa ci blocca quando dobbiamo fare il primo passo verso un miglioramento personale o professionale? Le barriere più difficili da affrontare sono spesso di natura psicologica. Tra queste, troviamo:
- Il timore dell’ignoto: molte persone evitano di intraprendere nuovi percorsi per paura di ciò che potrebbero trovare lungo la strada. L’incertezza può essere spaventosa, ma è anche un’opportunità di crescita.
- La paura del fallimento: l’idea di non riuscire può paralizzare. Tuttavia, è importante ricordare che ogni errore è una lezione che ci avvicina al successo.
- La paura del giudizio altrui: il timore del giudizio degli altri può impedirci di perseguire i nostri obiettivi. Ma ricorda, è la tua vita e le tue scelte sono importanti.
La chiave per superare l’inazione
Il primo passo può sembrare insignificante, ma è cruciale. È il momento in cui rompiamo l’inerzia e cominciamo a muoverci verso il nostro obiettivo. E non c’è nulla di sbagliato nell’ammettere che potremmo aver bisogno di aiuto, anche per piccoli passi che sembrano banali. Chiedere supporto può fare la differenza tra restare fermi e iniziare a progredire.
Ma che cosa vuol dire nel concreto? Essere supportati e soprattutto monitorati nella messa in atto delle azioni concrete della ricerca lavorativa, ad esempio. Tutti sanno che oggi, per trovare lavoro, bisogna consultare periodicamente i siti di annunci come Indeed o Monster, ma quanti lo fanno regolarmente? Tutti conoscono l’importanza del curriculum e della lettera di presentazione, ma quanti le hanno aggiornate e pronte all’invio nel momento del bisogno? Il coach è lì per agire come catalizzatore, per spronare l’assistito ad affilare le armi per farsi trovare pronto. Per compiere il primo passo. E poi il secondo. E via verso il successo.
Non temere di chiedere aiuto, perché spesso è proprio da quei piccoli passi che inizia un grande viaggio verso il miglioramento personale e professionale. Sii audace, supera la paura e compi il tuo primo passo oggi stesso!
Stare fermi equivale a peggiorare
Infine, riflettiamo su questa verità fondamentale: se non facciamo il primo passo, non stiamo realmente fermi. Siamo sempre in movimento, anche quando ci sembra di trovarci in una situazione stagnante. Tuttavia, il cambiamento potrebbe non condurci dove vorremmo. Stare fermi, infatti, spesso equivale semplicemente a peggiorare. Quindi, piuttosto che rimandare il tuo successo, inizia a muoverti oggi!
Grazie per aver letto e buona fortuna nel vostro percorso di miglioramento personale e professionale!